Digita “www.StopGlobalWarming.eu” e firma anche tu la petizione
“Clima comune” è un’Assemblea di Sindaci che si sta mobilitando per la lotta al riscaldamento globale attraverso la democrazia partecipativa difatti auspicano di accrescere il numero di firme rivolte all’iniziativa dei Cittadini Europei “StopGlobalWarming.eu”.
In Italia il primo firmatario è stato Marco Cappato, presidente di Eumans, il quale crede che oltre alla crisi pandemica di covid-19, ne stiamo vivendo un’altra destinata a durare nel tempo molto di più rispetto alla prima. Si riferisce alla crisi climatica che porta le risorse ambientali ad essere sotto pressione proprio come lo è il mondo del lavoro. Questo è penalizzato dal sistema fiscale che lo tassa maggiormente rispetto ad altri settori. Al contrario traspare, da una certa prospettiva, che lo stesso sistema voglia però favorire un consumo anche scriteriato e smodato delle risorse ambientali.
La proposta “StopGlobalWarming.eu” dei cittadini europei propone di convertire la pressione fiscale tassando le emissioni di CO₂ a favore della riduzione delle tasse sul lavoro. È una richiesta a livello europeo perché l’Unione Europea può prendere decisioni di questa dimensione e di questa portata ma è una petizione che parte dal basso. Dunque dai territori, da ciò che ciascuno di noi può fare nella propria vita, nelle proprie città e di conseguenza parte anche dai sindaci. L’iniziativa si sarebbe dovuta sviluppare anche attraverso una campagna itinerante in giro per il Vecchio continente ma l’ormai famigerato virus lo ha impedito. Malgrado ciò è ugualmente possibile firmare la petizione online e condividerla allo scopo di superare le circa 55.000 firme già raccolte ma con l’obiettivo di raggiungere il milione entro il 22 aprile che è la Giornata mondiale della Terra. Sembrerebbe un traguardo impossibile ma secondo Cappato non lo è, anzi, una delle ragioni di fiducia e di speranza giunge dalla grande risposta che è arrivata proprio dai sindaci.
Lorenzo Mineo, coordinatore italiano di StopGlobalWarming.eu e Politici Per Caso, sposa le parole del presidente di Eumans ritenendo che il ruolo dei sindaci è fondamentale perché in un mondo che si urbanizza sempre più, le città svolgono un ruolo chiave per combattere il cambiamento climatico. La campagna di cui sopra è europea quindi c’è un significato particolare se i sindaci d’Italia, insieme a quelli europei (è nell’agenda del coordinatore l’organizzazione di un appuntamento anche con quest’ultimi) interessati alla faccenda, si uniscono attorno all’obiettivo del “carbon pressing” cioè attorno ad una proposta secca: “meno tasse sul lavoro e più tasse su chi inquina. E ancora, inserire un prezzo minimo sulle emissioni inquinanti a livello europeo e usare queste risorse per una conversione ecologica del fisco cioè per abbassare le tasse sul lavoro ma anche per investire sulle energie verdi. Questa è la proposta di www.StopGlobalWarming.eu a cui tutti possono accedere e firmare proprio come hanno fatto molti sindaci quali Virginia Raggi (RM), Giuseppe Sala (MI), Luigi de Magistris (NA), Dario Nardella (FI), Leoluca Orlando (PA) e molti altri ancora.
L’iniziativa è indubbiamente di tipo ambientalista in quanto si chiede alla Commissione Europea di elaborare una proposta legislativa per fermare il riscaldamento globale spostando le tasse dalle persone all’ambiente. Le emissioni di chi emette anidride carbonica nel continente dovrebbero essere pagate ad un prezzo a tonnellata e il ricavato andrebbe a beneficio dei lavoratori, con una riduzione delle tasse in busta paga. L’idea è già supportata sia da testimonial provenienti dal mondo della cultura e dello spettacolo (da Nina Zilli a Giulia Innocenzi) che da 27 Premi Nobel e circa 5.000 scienziati i quali la considerano lo strumento più efficace per proteggere l’ambiente senza abbandonare l’economia di mercato.