La Mediocrazia
Alain Deneault, docente e filosofo canadese, nell’incipit del suo libro annuncia “i mediocri hanno preso il potere”. Una presa di potere che si insinua in ogni ambito della società, dalla politica all’economia.
Ma chi sono questi mediocri per Deneault? Sono quelli che hanno capito l’importanza dello stare nel mezzo, del non essere mai la voce fuori dal coro, dell’accettare passivamente il fatto di far parte di un ingranaggio. Vedono il lavoro solo come mezzo di sostentamento, ma non sono lavoratori pigri o incompetenti, tutt’altro. Spesso eccedono in un perfezionismo tecnico “indispensabile per mascherare la pigrizia intellettuale che entra in gioco in tante professioni di fede conformiste”.
La loro salita al potere sancisce dunque la vittoria della banalità, del conformismo, del politically correct a tutti costi, ma non tutto è perduto.
Sebbene infatti questa società intellettualmente imperialista avvalli la mediocrità osteggiando i liberi pensatori ritenuti pericolose mine vaganti, ognuno di noi può ancora fare la differenza.
L’autore ci incita a resistere e a volgere lo sguardo alla generazione delle piazze rosse, di Occupy e delle primavere che “nonostante i mille difetti continuano a cercare di scuotere e sovvertire le fondamenta delle istituzioni mediocratiche”.
“La mediocrazia” invita il lettore a una riflessione profonda sulla nostra società attuale, è un libro ironico, intelligente e sagace, capace di mantenere sempre alta l’attenzione del lettore.
Amina Al Kodsi