Cercasi personale qualificato

Cercasi personale qualificato

Quante volte – tu lavoratore – hai letto sugli annunci online “cercasi personale qualificato con esperienza minima un anno, retribuzione 300 euro al mese“? Oggi, il mercato del lavoro è in ripresa e ricerca figure talentuose da inserire. Ma stando ai risultati dell’indagine Excelsir, le stesse imprese che vogliono assumere personale qualificato non riescono a reperirlo. Noi giovani siamo poco intraprendenti o voi aziende pagate troppo poco?

L’eccezion(e)ale storia di OneDay Group

Branded Content Project Manager, Junior Business Analyst, Sales Account e Junior Ux Designer. Sono questi i profili di cui è alla ricerca OneDay Group di Milano, il business & community builder che oggi conta 220 persone (di età media 30 anni) e 49 milioni di fatturato totale. Di qui a fine 2022 aprirà le porte – o meglio risponderà alle candidature direttamente da WhatsApp e Instagram – a quaranta persone in tutte le sue company quali ScuolaZoo, Zoocom, Weroad, Together, House of talent e Glint.

Betty Pagnin, People&Culture Director ed Equty Partner OneDay, li chiama full stack,le figure che ci piacciono: professionalità non necessariamente verticali, con background atipici, creative e non, che inserite nel team compongono un mix di competenze.”

Un milione e 300mila opportunità di lavoro

La storia di OneDay Group è una delle tante imprese italiane impegnate in campagne di assunzione di personale qualificato che non solo annunciano, ma dimostrano un’effettiva crescita nel mercato del lavoro post pandemia. Come spiega anche l’indagine Excelsir, realizzata da Unioncamere (Unione italiana delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura) e Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro), sono un 1,3 milioni le offerte di lavoro previste nell’orizzonte trimestrale giugno – agosto 2021. Un dato importante che supera quello registrato a giugno 2019, in periodo pre – Covid. Se il 15% delle aziende è alla ricerca di nuovi profili lavorativi, una su tre non trova candidati talentuosi.

Mercato in crescita

Le imprese provano a ripartire. A trainare la domanda di lavoro sono i principali comparti delle industrie manifatturiere e alimentari, ma anche meccaniche, elettroniche e metallurgiche. L’industria, complessivamente, programma nel trimestre estivo 378mila assunzioni e 900mila dal settore dei servizi prevedendo un aumento della produzione pari al 19,8%. In ripresa anche il turismo e commercio e i servizi alle persone.

Rispetto ai contratti, saranno stipulati nel 56% dei casi a tempo determinato, 19% a tempo indeterminato, 10% in somministrazione e 5% in apprendistato e altre tipologie di contratti. Il mercato, quindi, a distanza di un anno e mezzo dalla pandemia, con l’avanzare della campagna vaccinale e il calo dei contagi, sembrerebbe progredire in positivo.

La Togetherness

Ciò che mostra il bollettino Exclesir è un vero e proprio gap tra domanda e offerta: tante aziende pronte ad assumere e pochi candidati qualificati. Ma quanto queste imprese sono disponibili a venire incontro al lavoratore?

Il “talent shortage”, le lamentele aziendali sulle incompetenze dei lavoratori, cozza con un altro fenomeno ancora imperante: quello della fuga dei cervelli dei giovani italiani. L’ultimo Rapporto di fine maggio sul sistema universitario 2021 della Corte dei Conti, riporta un aumento del 41,8% di laureati (rispetto il 2013) che decidono di lasciare il nostro Paese a causa delle basse remunerazioni. La business community OneDay questi giovani, invece, non se li lascia sfuggire.

La chiamano Togetherness, nell’agenzia affiliata Together: quel senso di appartenenza e di filosofia di comunicazione che pone al centro proprio le nuove generazioni e i giovani talenti professionali, propriamente retribuiti. Un approccio che ha permesso a Together, e di specchio alla stessa azienda OneDay, di non avere troppi problemi nella selezione di figure qualificate. Sempre Pagnin spiega, “no, non abbiamo avuto difficoltà nella ricerca di talenti, ma dedichiamo molto tempo e cura al processo di selezione. È una parte fondamentale del nostro lavoro cercare di comporre la squadra migliore per raggiungere i risultati”.

Concludendo

I modelli di business delle aziende si stanno orientando e trasformando con gran rapidità verso il digitale e, di pari passo, le richieste di personale mirano verso profili altamente specializzati in questo settore. A un annuncio tipo, “Cercasi personale qualificato  – User Experience Designer – laureato/a in Economia a cui si offre contratto a 300 euro al mese”, non sorprende che i rispondenti siano molto pochi.

Quanti professionisti sono disposti a lavorare per quel compenso? Questi talenti fantasma, forse, sono occupati altrove. Magari nel centro storico di Berna o nella bulding di OneDay.

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Marzia Baldari