Hashtag Battisti
Dallo scorso 29 settembre – titolo del primo successo del 1967 – Lucio Battisti e le canzoni di Mogol sono sbarcate online sulle piattaforme di musica in streaming, grazie alla decisione della società editrice Acqua Azzurra di estendere il mandato della SIAE anche alla raccolta e alla ripartizione dei diritti sul web.
Dodici gli album storici attualmente disponibili (manca il repertorio discografico in collaborazione con Pasquale Panella) su tutte le piattaforme di streaming e di download: Deezer, Apple Music, Amazon Music, Tim Music, Tidal e, naturalmente, Spotify, Proprio il servizio dell’azienda svedese, che nel gennaio 2018 ha contato 70 milioni di abbonati, ha registrato più di 730 mila ascoltatori per Battisti, in appena 30 giorni dalla sua messa online.
Forse questo non è molto per un pacchetto che vale circa 14 milioni e che fa guadagnare ogni anno tra gli 800 e i 900mila euro di diritti, ma significa tanto per scena musicale italiana inondata ormai dagli artisti di musica trap.
Per la Sony il 29 settembre 2019 è stato “un giorno importante per tutti i fruitori di musica sulle piattaforme digitali, soprattutto in riferimento ai più giovani che potranno finalmente ascoltare gli innumerevoli successi creati da Lucio Battisti e Mogol, il più grande binomio artistico della musica italiana di sempre”.