Il caso Dentix
Fallimento o riapertura
Terapie pagate mai iniziate o lasciate incomplete, finanziamenti da risarcire.
Dentix, la catena odontoiatrica low cost spagnola, a seguito dell’emergenza Covid-19 ha chiuso le cliniche in tutta Europa e ad oggi, dopo il lockdown, ancora non si sa nulla su quando e se riapriranno. A rettifica di quanto diffuso da Adiconsum lo scorso 16 giugno sul fallimento della società Dentix Italia, l’ufficio stampa della stessa ha comunicato che al momento non ne è stata presentata istanza. Con una lettera pubblicata sul sito www.dentix.com, il fondatore, Angel Lorenzo Muriel, che all’inizio del mese aveva già presentato un’istanza di pre-fallimento della casa madre iberica, si scusa con i pazienti per i disagi causati dalla mancata riapertura delle cliniche sparse per l’Europa, 57 delle quali in Italia. Al momento Muriel non è in grado di dare risposte in merito al futuro della catena ma assicura che ci sarà massima attenzione verso dipendenti e pazienti. Il problema di moltissimi clienti non è solo aver già pagato per interventi mai iniziati o non completati, il danno più serio è quello di aver sottoscritto un contratto di finanziamento per pagare la terapia, ed ora senza aver ricevuto in tutto o in parte la cura stabilita, sono chiamati ugualmente a corrispondere la compagnia di credito.
Numerose associazioni, infatti, si sono attivate per tutelare i pazienti Dentix: “Stiamo predisponendo un’azione collettiva – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale dell’associazione Codici – lo scopo dell’iniziativa è ottenere la prestazione per i clienti o in alternativa il risarcimento danni ed il blocco dei finanziamenti sottoscritti per pagare gli interventi. Le rassicurazioni pubblicate sul proprio sito internet dalla società in questi giorni non ci interessano. Non ci importano le promesse, gli impegni a riaprire se poi non si indica con esattezza come e quando. Quello che conta è la realtà dei fatti, che ad oggi parla di centinaia di pazienti lasciati senza cure, dopo averle pagate. La crisi generata dall’emergenza Coronavirus non vale solo per le aziende, forse qualcuno farebbe bene a ricordarselo. I consumatori devono essere tutelati, soprattutto in casi come questo in cui di mezzo c’è la salute”.
Dunque, tutti i clienti del Gruppo coinvolti, hanno diritto al risarcimento per le prestazioni odontoiatriche mai effettuate e il diritto ad essere risarciti per quanto già pagato alle finanziarie. Le associazioni Aeci, Aiace, Codici e Konsumer Italia aderenti alla Federazione Consumatori Italiana, rilevano, inoltre, anche profili di responsabilità civili e penali. L’associazione Codici ha attivato per questa causa tutti gli Sportelli presenti sul territorio nazionale, in quanto le cliniche sono chiuse, i call center irraggiungibili e non è stata data alcuna informativa ai pazienti. Per di più, sia il personale medico che quello paramedico impiegati nei centri Dentix italiani non hanno notizie dei propri salari.
Sulla questione è intervenuta anche l’ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) che, come già in passato, ha ribadito l’importanza della salute della bocca, la quale non può essere lasciata nelle mani di modelli organizzativi che facciano capo a “società di capitale”. Numerosi episodi evidenziano come queste società abbiano poco rispetto per i propri clienti e dipendenti, invitando, in particolare quest’ultimi, a richiedere interventi concreti e tempestivi da parte dei legislatori.