Mario Tozzi, “Uno scomodo equilibrio. Uomini, virus e pandemie”
Un filo conduttore, quello del Covid-19, che nel suo dipanarsi unisce storia, ambiente ed ecologia.
Mario Tozzi – geologo e divulgatore scientifico, autore e conduttore di diversi programmi culturali in onda sul piccolo schermo – si pone una domanda fondamentale: in che misura l’uomo è responsabile delle pandemie che colpiscono, ciclicamente, la popolazione mondiale?
La risposta al quesito di partenza si raccoglie a valle di un’attenta analisi storica, di cui il libro espone momenti salienti e nodi nevralgici, puntando un faro sulle criticità derivanti dall’azione antropica.
Sotto accusa è, in primo luogo, l’insostenibilità ambientale dell’abitare umano: un modus vivendi che, dalle pratiche di agricoltura e di allevamento intensive alla produzione di rifiuti di ogni genere, sottrae sempre più spazio alla natura e interferisce con gli equilibri degli ecosistemi del pianeta.
Da scienziato, Tozzi esprime una tesi corredandola con dati empirici e sperimentali, evidenziando le relazioni tra deforestazione, inquinamento atmosferico, cambiamento climatico e crisi sanitarie di massa: le grandi pestilenze della storia, e le relative contromisure messe in atto dall’uomo, contestualizzate nel quadro sociale, economico e ambientale di cui sono state figlie.
Non scevro da prese di posizione di carattere etico e morale, il libro si chiude in un’equazione, + NATURA = + SALUTE, che arriva come tutt’altro che un’epifania, ma che dovrebbe diventare un filtro attraverso il quale guardare il mondo antropizzato e le sue vicissitudini.