Touring Club e Legambiente valutano le località marittime e lacuali italiane
Si distingue la Sardegna, che conta cinque eccellenze assolute
I criteri di giudizio: attenzione all’ambiente e al consumo energetico e servizi offerti
Quando si è capaci di fruire delle bellezze del paesaggio senza perciò lasciare su di esso il segno del proprio passaggio, si realizza l’apice, la massima armonia nella convivenza dell’uomo con la natura. O meglio, dell’uomo nella natura.
E raggiungere questa condizione di idilliaco equilibrio è un’arte fatta di entrate in punta di piedi, passi leggeri, lenti respiri di attiva contemplazione. Anche divertimento, contatto con il paesaggio: tutto questo fa parte del turismo e non è certo una violenza nei confronti dell’ambiente. Sempre però con un occhio alla natura, alla bellezza, al paesaggio, affinché questo non diventi ciò che i romani avrebbero catalogato come res consumabile, un bene usa e getta. A maggior ragione se l’atto del gettare si ripercuote contro chi getta.
In questa arte si cimentano ogni anno decine di migliaia e più di operatori sui settemila chilometri di litorali marittimi italiani, e non solo. Anche i laghi, che godono di sempre maggiore considerazione tra i visitatori e gli operatori del settore, offrono possibilità a turisti e amanti del paesaggio, con spettacolari scorci e ambienti accoglienti.
A giudicare le coste italiane e le località turistiche e balneabili in genere, sono due associazioni: il Touring Club Italiano e Legambiente. I criteri di giudizio tengono in considerazione tanto i servizi offerti quanto l’attenzione rivolta all’ambiente, al consumo energetico e alla pulizia delle acque balneabili.
Tra un centinaio di comprensori distribuiti lungo le coste italiane, sono più di quaranta quelli premiati quest’anno da Legambiente e Touring Club, che hanno assegnato le ormai tradizionali “vele” ai migliori.
La Guida Blu 2020 premia, tra le altre, la Riviera delle Palme, il Salento, l’Arcipelago Toscano e la Costa Cilentana, senza dimenticare i laghi, con una classifica dedicata ai lidi lacustri, dai laghetti alpini agli specchi d’acqua più grandi d’Italia.
Il più prestigioso riconoscimento, le cinque vele (le valutazioni sono espresse con un voto: da una a cinque vele) è toccato, quest’anno, a quindici comprensori turistici della penisola italiana. A fare la parte del leone è stata la Sardegna, che ha ottenuto la valutazione massima in cinque diversi comprensori, vedendo tra questi premiato come migliore in Italia il comprensorio di Baunei, in provincia di Nuoro. Al secondo posto Castiglione della Pescaia e la Maremma toscana (provincia di Grosseto). A completare il podio è stato ancora un litorale sardo, quello di Chia, con Domus de Maria, in provincia di Cagliari.
La località di Sospirolo, sul lago del Mis, in Veneto, si è invece imposta come vincitrice della classifica relativa ai laghi. Alle sue spalle, il lago di Molveno, in Trentino. Chiude il podio il Lago di Fiè sull’Alpe di Siusi, in Alto Adige, con la regione Trentino-Alto Adige che realizza, in questo frangente, quella che nel gergo dell’automobilismo sportivo si definirebbe una “doppietta”. Il più meridionale dei laghi “a cinque vele” è il toscano lago dell’Accesa, nel comune di Massa Marittima, in provincia di Grosseto.
Tra le regioni distintesi per i risultati conseguiti nelle valutazioni di Legambiente e Touring Club con riguardo alle località marittime, la Puglia e la Toscana hanno ottenuto le cinque vele ciascuna per tre località. A completare il quadro delle quindici “cinque vele” marittime italiane sono due località campane, una siciliana e una ligure (le ben note Cinque Terre).
Ma la Guida Blu redatta dalle due associazioni sopra citate non si limita ad assegnare le vele (sintesi finale di punteggi assegnati da uno a cento), ma fornisce indicatori ben più precisi a proposito di: stato di conservazione del territorio e del paesaggio; qualità dell’accoglienza e sostenibilità turistica della località; pulizia del mare e delle spiagge e presenza di spiagge libere; presenza di luoghi di interesse storico-culturale; presenza di servizi per disabili motori; ubicazione in comuni che abbiano promosso iniziative nel campo della gestione sostenibile; presenza di fondali particolarmente interessanti per l’attività subacquea e di servizi a terra.
I numerosi riconoscimenti assegnati e la visione di tutti gli stupendi paesaggi premiati testimonia una volta di più come la natura sia stata particolarmente generosa con il territorio italiano. E’ bene preservare tanta bellezza, e Legambiente e il Touring Club Italiano vigilano affinché ciò accada.